Vitiligine e sostanze chimiche come sono correlate? Si pensa che uno dei fattori scatenanti della vitiligine sia l’esposizione a sostanze chimiche.
La vitiligine è una malattia autoimmune che sia presenta con chiazze depigmentate.
Vitiligine e sostanze chimiche cosa dicono le ricerche scientifiche?
Sono stati condotti diversi studi su diversi composti chimici che nella maggior parte dei casi contengono gruppi fenolici (composti organiche contengono almeno un gruppo carbossilico)nella loro struttura chimica.
Poiché il gruppo fenolo costituisce una parte dell’aminoacido tirosina, il precursore della melanina, è stato ipotizzato che i composti contenenti fenolo agiscano come analoghi della tirosina.
Questi entrano, infatti, a contatto con la pelle interferendo così con la produzione di melanina.
Altri studi hanno ipotizzato chimiche depigmentanti producano metaboliti, prodotti intermedi delle reazioni metaboliche catalizzate dai vari enzimi che si presentano naturalmente all’interno delle celle, che sono tossici per i melanociti.
Inoltre, hanno ipotizzato come queste sostanze sopraffino la capacità dei melanociti di resistere allo stress ossidativo.
È stato dimostrato come le esposizioni a sostanze chimiche in ambiente lavorativo aumentino le possibilità di questa malattia della pelle anche sulle mani e avambracci.
Tuttavia, altri studi hanno osservato come la vitiligine potrebbe comparire in altre zone che non sono a diretto contatto con sostanze chimiche.
Quest’ultima osservazione ha portato a invocare la teoria autoimmune, proponendo che lo stress indotto da sostanze chimiche nei melanociti avvia una risposta autoimmune, portando alla loro distruzione.
Successivamente, la risposta immunitaria può colpire altri melanociti in regioni lontane che non sono direttamente in contatto con la sostanza chimica.
Diagnosi
La vitiligine associata a sostanze chimiche rappresenta una sfida diagnostica, poiché è spesso difficile differenziarla dalla vitiligine primitiva sulla base della presentazione clinica e istopatologica.
La presenza di 3 dei seguenti 4 criteri è considerata sufficiente per stabilire la diagnosi di vitiligine associata a sostanze chimiche:
- macchie depigmentate simili alla vitiligine
- storia di esposizione ripetuta a specifici composti chimici
- macchie simili alla vitiligine nel sito di esposizione e macule a forma di coriandolo.
Un’accurata anamnesi è essenziale per diagnosticare la vitiligine associata a prodotti chimici e identificare la causa scatenante.
Presumibilmente, questo tipo di vitiligine non conferisce lo stesso aumento delle condizioni autoimmuni associate come la normale vitiligine, sebbene questo non sia ben studiato.
In molti casi, l’evitare l’agente chimico offensivo consente alla condizione di risolversi da sola.
Inoltre, la vitiligine associata a sostanze chimiche tende a rispondere meglio ai trattamenti diretti sulla pelle rispetto alla vitiligine normale.